I giorni precedenti la Trasimeno Sup Marathon sembra andare tutto storto, infatti lavorare fino alle 22.00 del sabato non sembra promettere granché bene per la trasferta a Passignano, sia per la stanchezza del viaggio da affrontare subito al volo dopo il turno di lavoro, sia per trovare un albergo che ti permetta di arrivare anche in tarda nottata…
Già per questo, decido di fare la 20 km invece della 40km! La scelta si rivelerà estremamente azzeccata, anche per via delle condizioni meteo che troviamo la mattina della gara.. 17 nodi di sud/ovest e onda di circa un metro… non propio il piattone che ti aspetteresti al lago!!!
Per questo motivo l’organizzazione decide di accorciare a 30 km la Marathon, percorso invece invariato per la 20km.
Grazie all’Amico Christian Bottausci, padrino della Trasimeno Sup Marathon, trovo un hotel al volo a due passi dalla partenza: il Kursaal.
Molto accoglienti propetari e dipendenti, disponibità e cortesia da 10 e lode…
Nonché, volendo, raggiungibile in SUP, direttamente dalla spiaggetta dell’hotel, la base della partenza della gara, al Sualzo Beach..
Sveglia alle 7.00, colazione con vista lago apparentemente calmissimo, ma, il meteo dichiarato promette tutt’altro…
Trasferimento alla base della partenza della Marathon, saluti con tutti gli amici suppisti, un grande applauso a Michele ed Anna venuti da Bari.. e io che mi lamentavo della mia trasferta!!!😅😀
Le solite chiacchiere non di donne, ma di tavole, preparazione fisica, movimento federale del sup, pronostici della gara…
Nessuno é mai in forma, poi dopo il via, tutti vanno come treni!! Forse fa parte della tattica pre-gara… ah ah ah!!!
Andrea allo skipper meeting è chiarissimo, bastone di 5km per gli amatori: “Puntate dritto verso l’isola di Pulviana, virata alla boa e rientro… Per la 20 Km, giro dell’Isola con 3 boe dietro l’isola… e per la 30 Km, stessa cosa più il bastone degli amatori..”
👍 Tutto pronto si parte!!!
Le prime pagaiate sono strane, l’acqua del lago è più “pesa” e fatico a trovare il ritmo… però più o meno sono nel gruppo dei 14’… poi ci tocca anche fare lo slalom intorno alle barche della regata velica, qualche atleta costretto a fermarsi per evitare la collisione, e rotta verso l’isola di Pulviana fianco a fianco con Gabri Gale in 14′..
Dopo il 3° km circa si scatena l’inferno: macchia nera verso l’isola, il sole ci saluta, nuvole nere in arrivo ed ecco quindi il regalo di Eolo…
Il lago inizia a spumeggiare e ci ritroviamo improvvisamente in pieno up wind, in pratica una specie di effetto “tapis roulant”… complicato anche reintegrare liquidi e solidi in queste condizioni..
Con Gabri viriamo la prima boa al lato dell’ Isola e ci troviamo con il vento e l’onda da destra fino alla virata della 3° boa all’altro lato dell’isola, poi piccolo tratto in downwind, riesco ad agganciare un paio d’onde bene, ma dura poco!!!!
Per beccare la rotta su Passignano devo mollare il downwind e pagaiare di lato con onda e vento a sinistra, altrimenti scarroccio verso qualche altro paesino sul lago che non é certamente meta dell’arrivo della gara!
Per fortuna quest’estate sono stato in perlustrazione a Passignano, quindi avevo preso bene le misure, altrimenti in quelle condizioni non sarebbe stato facile individuare il percorso giusto e sbagliare rotta…
Inizia a farsi sentire la stanchezza… le gambe sono la parte più indolenzita, ma anche lo stomaco sta brontolando, quindi tra un’onda e l’altra cerco di sparami in bocca un gel di maltodestrine, azione non facile, pena un tuffo nel fresco e arrabbiato lago!!!
Tra uno sbarellone e l’altro, la maltodestrina va a buon fine, quindi devo correre il rischio anche per un bel sorso d’acqua e l’altro di sali…
Ora tocca calmare anche la mente che brontola: ma chi te lo ha fatto fare di star qui a patire così, in queste condizioni, ma poi per cosa, e bla bla bla..!!!! Guarda, hai ragione, ma se non sbaglio, potrebbe anche essere che siamo anche primi… Dici? Mi sa di si… Allora dai, stringi i denti, che manca poco fino a Passignano!!!
Esatto, mancano circa 4 km all’arrivo, ma in queste condizioni é come fossero 8!! Altro slalom in mezzo alle barche a vela regatanti, una voce a Christian per chiedere se era tutto ok, perché lo vedo fermo sulla tavola a sedere in preda ai crampi, mi fa cenno di continuare, perché ha già chiamato soccorso..!!!
Ok..proseguo e nel tentativo di riunificare corpo e mente. Un po’ per la stanchezza, un po’ per la perdita di concentrazione, e arriva anche… un bel tuffo nel lago!!
Ora da combattere anche contro il freddo!!!!
Ma il pensiero del primo posto, mi da una scossa di adrenalina non da poco, a costo di arrivare a nuoto…
Inizio a intravedere l’arrivo, lotta ancora con le spumeggianti onde di lago, ma, forse, è proprio grazie al mantra “uscire in mare in ogni condizione”…mantra di Paolo Marconi (al quale dedico questa impresa, a lui e a Susak) riesco ad arrivare con la tavola sotto braccio e pagaia alzata all’arrivo di questa “apocallisse Marathon”…
Un abbraccio a tutti i partecipanti: so bene cosa abbiamo provato !!
E’ stata veramente tosta💪💪💪
Hola,
Giacomo Sup Salivoli.
Per la cronaca:
Le condizioni meteo avverse con vento 17 nodi, choppy e onda hanno reso la competizione una gara ad esclusione e per la 40 km solo in 4 sono giunti al termine. Per la classe 14 vince Tommaso Pampinella davanti a Fabrizio Gasbarro. Per la 12.6 Vince Thomas Amaduzzi davanti a Stefano Padovani. Come dicevamo molti atleti sono stati costretti al ritiro e i mezzi di soccorso sono stati molto impegnati. Resta la soddisfazione per la grande partecipazione di atleti da tutta Italia, 38 iscritti al via divisi tra atleti PRO per la 40 km e 20 km e atleti amatori per la 5 km. Da citare le donne che hanno effettuato i 20 km dove a vincere è stata la spartana della Sup Trasimeno Annalisa Bizzarri davanti alla grandiosa Anna Occhiogrosso. Per la 40 km Monika dell’Anna, unica concorrente in gara è stata costretta al ritiro dalla direzione causa condizioni meteo proibitive, ma resta il coraggio di una donna tenace, grintosa e determinata. Per la 20 km maschile vince Marco Bracci davanti a Gabriele Galeazzi. Per la 20 km 12.6 vince Giacomo Leonelli davanti al passignanese Cipriano Hassan, terzo Nino Avallone.
Avrei voluto continuare.per finire i 33..dopo tutta quella fatica.freddo. vento..downwind.si sul traverso..up wind..17 km…l adrenalina..il mio spirito combattivo mi avrebbe permesso di finire i 33..stremata..ma li avrei finiti..mi sono ritrovata a d arrivare a 15’/20 minuti dopo la bravissima anna..ma i 20 nn erano la mia gara..io ero li per i 33!! Se ero li per i 20 .sarei partita con un piano diverso…nn avrei dovuto dosare le forze..e i primi 3 km..sarei partita con spirito diverso..comunque andata resta un indimenticabile avventura
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Avrei voluto continuare.per finire i 33..dopo tutta quella fatica.freddo. vento..downwind.si sul traverso..up wind..17 km…l adrenalina..il mio spirito combattivo mi avrebbe permesso di finire i 33..stremata..ma li avrei finiti..mi sono ritrovata a d arrivare a 15’/20 minuti dopo la bravissima anna..ma i 20 nn erano la mia gara..io ero li per i 33!! Se ero li per i 20 .sarei partita con un piano diverso…nn avrei dovuto dosare le forze..e i primi 3 km..sarei partita con spirito diverso..comunque andata resta un indimenticabile avventura