ISA World SUP and Paddleboard Championship: Italia nella storia
Si conclude con un successo l’esperienza azzurra agli ISA World SUP and Paddleboard Championship andati in scena in Cina dal 23 novembre al 2 dicembre.
L’Italia ripartiva dall’ottavo posto del Mondiale 2017, da quell’ingresso nella Top Ten mondiale che aveva il sapore di un successo difficilmente eguagliabile, visto soprattutto il livello e l’esperienza tecnica delle nazionali nei primi sette posti della classifica.
Invece, seppur di una sola posizione, l’Italia è riuscita a risalire la classifica, chiudendo il proprio Mondiale al settimo posto ed entrando di diritto nel gotha dello Stand Up Paddle mondiale.
Lo ha fatto con una nazionale formata da atleti dalla lunga esperienza internazionale come i fratelli Leonard e Claudio Nika e Caterina Stenta. Con giovanissime promesse come Riccardo Rossi e Laura Dal Pont, e con il supporto di Cornelia Rigatti, leader indiscussa in Italia nel Paddleboard femminile.
Ma lo ha fatto soprattutto andando a centrare un obiettivo importantissimo: portare a casa ben due medaglie. L’argento di Caterina Stenta nella Sprint Race e la “copper medal” dell’appena quindicenne Laura Dal Pont nella Junior Technical Race hanno il sapore della vittoria. Il sapore di un traguardo che non può far altro che lanciare i nostri ragazzi verso nuovi, importanti traguardi.
Veniamo ora al racconto di questo mondiale. Complice un’importante perturbazione Riyue Bay è stata colpita fin dal primo giorno da onde grosse e belle che hanno acceso il semaforo verde sulla gara di SUP Wave. Buone le prestazioni degli italiani, con i fratelli Nika che per due volte si ritrovano a competere nella stessa heat. Succede nella prima del round 1, nella quale passando entrambi con Leonard al primo posto seguito da Claudio, e succede nel Round 4 del tabellone ripescaggi. Ironia della sorte, in questo caso i due fratelli Nika non riescono a passare entrambi il turno e chiudono la loro competizione di Wave al tredicesimo posto Leonard, e al sedicesimo posto Claudio.
Debutto femminile azzurro in acqua durante la seconda giornata di gare, con Caterina Stenta che avanza nel tabellone principale. La giovanissima Laura Dal Pont fa il suo debutto internazionale in questa specialità e surfa senza timore ma, come terza classificata nelle sue due heat, scende prima al tabellone dei ripescaggi e poi viene eliminata. Il tabellone dei ripescaggi aspetta anche Caterina Stenta, che nel round 2 si scontra con alcune tra le atlete più forti al mondo come la spagnola Iballa Ruano Moreno. Il giorno dopo Caterina non riuscirà nella risalita del tabellone e concluderà la sua prova di SUP Wave al diciassettesimo posto.
Le due successive giornate di gare degli ISA World SUP and Paddleboard Championship sono state dedicate alla Technical Race. Percorso divertente con bordi in downwind, upwind, wave ed ovviamente sabbia. Nella categoria maschile, i fratelli Nika si qualificano immediatamente per la finale, mentre in quella femminile Caterina Stenta e Laura Dal Pont lo faranno dopo aver superato la heat di ripescaggio rispettivamente al primo e quarto posto. Il giorno dopo, ultima giornata di prove a Riyue Bay, si sono svolte tutte le finali della Technical Race e le prove di Paddleboard. E qui arriva il primo grande successo per l’Italia. Incurante dei suoi soli 15 anni Laura Dal Pont chiude al quarto posto la prova Juniores e porta a casa un’importantissima “Copper Medal”. Dopo poche ore sarà in acqua nuovamente nella categoria Open femminile. Chiuderà al diciottesimo posto, mentre Caterina Stenta si fermerà al dodicesimo. Nella maschile, ottavo posto per Riccardo Rossi nella categoria Juniores. In quella Open Leonard Nika si posizione quattordicesimo, diciottesimo il fratello Claudio. Nel Paddleboard, Cornelia Rigatti conclude al quinto posto la sua prova entrando nella Top Five mondiale di questa specialità.
L’ottavo giorno di gare è quello forse più felice per il Team Italy. Sul campo gara di Shenzhou Peninsula si svolge infatti la prova di Sprint Race. Duecento metri con un vento laterale da terra molto fastidioso. Il risultato ve lo abbiamo già annunciato. La nazionale italiana di SUP conquista la sua prima medaglia Mondiale. Caterina Stenta è argento dietro solo alla sudafricana Tarryn King. Prova eccellente di Caterina che riesce a battere atlete del calibro di Jade Howson, Amandine Chazot e Yuka Sato. Molto bene anche Claudio Nika che dopo aver eliminato in semifinale il campione del mondo in carica Casper Steinfath si presenta in finale ma a causa di uno sbilanciamento improvviso a tre quarti di gara, si deve accontentare del sesto posto.
La Long Distance ha visto, nella categoria maschile, i due fratelli Nika tornare a competere insieme. Dopo aver percorso il primo giro affiancati, Leonard va all’attacco del gruppo che li precede ma l’azione risulta troppo dispendiosa e gli causa anche due cadute. Claudio mantiene il ritmo impostato fin dalla partenza e al traguardo dopo diciotto chilometri sono ancora una volta insieme: undicesimo Leonard, dodicesimo Claudio. Pochi minuti dopo le 13.00 locali prende il via la categoria femminile che vede sulla linea di partenza per il SUP Caterina Stenta e Laura Dal Pont, mentre per la specialità Paddleboard Cornelia Rigatti. Al termine di un percorso davvero impegnativo Caterina chiude quattordicesima, seguita da Laura quindicesima. Ottimi piazzamenti, ben avanti rispetto alla stagione precedente. Cornelia Rigatti conferma di essere in ottima forma e chiude anche la Long Distance al quinto posto.
L’ultimo giorno di gara ha visto gli azzurri impegnati nella Team Relay. Leonard Nika e Cornelia Rigatti nel Paddleboard, Caterina Stenta e Riccardo Rossi nel SUP. L’Italia conclude la prova al nono posto ed agguanta il settimo posto nella classifica generale degli ISA World SUP and Paddleboard Championship.
“Non posso che essere orgoglioso di questo risultato della nostra nazionale – è quanto dichiara Luciano Serafica, presidente della Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard, che aggiunge – partivamo dall’ottimo risultato dello scorso anno e da un quarto posto ai recenti Europei ma avevamo tutte le carte in regola per provare a fare ancora meglio. Ci siamo riusciti ed abbiamo portato a casa due medaglie. L’Italia ha dimostrato ancora una volta di esserci e, nei prossimi anni, potrà ambire all’ingresso nella top five di questa disciplina”.
“Sono troppo felice per l’argento di Caterina Stenta – conclude Serafica – Caterina Stenta è la stella del SUP italiano femminile e questo risultato prestigioso è il frutto di un lavoro di anni, svolto individualmente dall’atleta e sostenuto dallo scorso anno dalla nostra Federazione. Accanto a lei abbiamo Laura Dal Pont, giovanissima, alla sua seconda esperienza mondiale. Quest’anno ci ha regalato l’emozione di una copper medal e siamo certi continuerà su questa strada nei prossimi anni”.
“Questo mondiale è andato davvero molto bene – è il commento a caldo di Caterina Stenta, vicecampionessa del Mondo di Sprint Race – ho partecipato con orgoglio ad ogni disciplina in gara. Sono molto contenta della mia prestazione a partire dal SUP Wave, non proprio la mia specialità, fino alla Technical Race e la Long Distance, nelle quali ho migliorato la mia personale prestazione ottenuta lo scorso anno in Danimarca. La prova di Sprint per me era una vera novità. Non avevo mai partecipato a competizioni internazionali. Sono riuscita a trovare, grazie anche all’aiuto dei miei compagni di team, la concentrazione necessaria per superare le fasi di qualificazione. Nella finalissima ero insieme alle più forti rider al mondo, avevo già raggiunto un grande obiettivo. Poi ho iniziato a pagaiare, a metà tracciato ho iniziato a sprintare e mi sono resa conto di cosa ero riuscita a fare solo a pochi metri dal traguardo. La conferma l’ho avuta all’arrivo in spiaggia, dopo l’annuncio ufficiale, quando i miei compagni di team mi sono corso incontro esultando. Sono davvero felice di essere riuscita a concretizzare gli sforzi fatti in questi anni. Spero di continuare su questa strada, di fare ancora meglio nei prossimi anni e portare sempre più in alto i colori dell’Italia”.