Spring SUP Race 2025: monumentale!

Il primo aggettivo che mi viene in mente per provare a descrivere o definire questa edizione 2025 appena conclusa delle Spring SUP Race è proprio questo: monumentale. Per il numero dei partecipanti, le tante nazioni rappresentate, il livello pazzesco in acqua, la quantità di discipline e di categorie, l’impegno costante dell’organizzazione per cercare di far contenti tutti, per la location che si è dimostrata ancora una volta all’altezza della situazione. E ancora una volta questa manifestazione ha dimostrato di essere il posto dove essere per far partire alla grande la nuova stagione del SUP!


Le cose successe nei 4 giorni della manifestazione sono state davvero tante e i personaggi anche di più, visto che questa volta gli iscritti sfioravano le 400 unità! Per cui proverò a raccontarvi un po’ a grandi linee quello che è rimasto maggiormente impresso nella mia memoria e poi per il resto lascerò che siano le classifiche, le foto e i video a fissare nel tempo tutti i tasselli mancanti. Buona visione.


DAY 1

L’idea di organizzare una “crono” nel castello Estense di Ferrara mi è da subito sembrata a dir poco geniale!
Ma trattandosi di un giovedì pomeriggio, il vero casino è stato riuscire ad organizzarsi col lavoro per scappare in tempo utile e arrivare in centro a Ferrara ancora nel vivo della gara, dopo aver divorato un’ora abbondante di asfalto e traffico.
Ma durante il viaggio già mi pregustavo lo spettacolo, anche perché la giornata era talmente perfetta che, anche solo a guardare il cielo, mi tornava in mente una frase che mi ha sempre colpito di uno dei miei libri preferiti:

… splendeva già il bel tempo in città, e ogni mattina Dio srotolava un cielo talmente azzurro con certe nuvole d’ovatta candida appese in lontananza che era impossibile non ghignare di felicità … e resistere alla tentazione di gridargli: grazie capo, non lo dimenticheremo!

Jack Frusciante è uscito dal gruppo – Enrico Brizzi

E probabilmente questo deve essere stato uno dei pensieri che hanno confortato il mitico Simone Tugnoli, quando ha ultimato gli ultimi preparativi del percorso all’interno del fossato del celeberrimo castello e si è lasciato alle spalle mesi di mortale burocrazia all’italiana per ottenere tutti i permessi necessari dopo aver dimostrato di avere tutti i requisiti richiesti!

E in effetti vedere Simone con un sorriso smagliante alla postazione di partenza con la sua bella divisa ufficiale all’ombra di cotanta bellezza, mi ha fatto pensare che davvero anche lui stesse pensando la stessa cosa.

Già, perché la vera figata di questo tipo di gare non è tanto per il pubblico, che può assistere a una competizione “bizzarra” nel fossato del castello nel cuore della propria città, ma è soprattutto per quelli che hanno la possibilità di entrare in acqua a pagaiare in quel luogo così insolito, così ameno e solitamente anche così proibito! In uno scenario a dir poco mozzafiato!
E penso che sia esattamente la cosa che ha spinto anche tanti stranieri provenienti dai luoghi più disparati a iscriversi a questa prova. Quando sono arrivato io, era in acqua un suppista giapponese, poi è entrata in acqua una suppista americana proveniente da Chicago e un canadese. Solo per dirne tre a caso!

La cronaca della gara è abbastanza semplice: 50 atleti selezionati hanno avuto la possibilità di fare un giro secco nel fossato del castello di Ferrara utilizzando una tavola messa a disposizione dall’organizzazione. Anche perché, in questo contesto urbano, dover gestire anche le 50 tavole da 14’ degli atleti sarebbe stato alquanto complicato!

Alla fine di questa splendida e storica giornata, sul gradino più alto del podio ci sale il giovanissimo giapponese Kotaro Miyahira, seguito dagli spagnoli Sergio Cantoral Quirant e Manuel Hoyuela. Al quarto posto si piazza un altro giovanissimo e fortissimo suppista giapponese: Tatsuma Nishikawa. Primo degli italiani l’inossidabile Reza Nasiri al sesto posto, e nella top 10 ci entrano anche Elia Venturi e Daniele Cani che si piazzano rispettivamente ottavo e nono, davanti al forte canadese Dan Miller.

Sul gradino più alto del podio femminile si impone un’altra atleta del Sol Levante: Rika Okuaki, che precede la spagnola Elene Etxeberria e la tedesca Marina Lefeldt Kirsten. Quarto posto per la nostra Claudia Luchetta.


DAY 2

Il secondo giorno di gara della Spring SUP Race ha vi sto tornare come protagonista il Lago delle Nazioni ed è stato dedicato allo sprint in linea, che quest’anno ha visto gli atleti impegnati su una distanza di 100 metri.

Per tutto il giorno si sono succedute partenze e arrivi, e tutti gli atleti presenti hanno veramente dato uno spettacolo di altissimo livello, in termini di tecnica, agonismo e potenza.


Naturalmente non tutto è filato liscio, ogni tanto c’è stato qualcosa che non ha funzionato nel meccanismo di partenza e di giuria, ma senza ombra di dubbio l’impegno profuso da tutti quanti per fare funzionare le cose al meglio è stato massimo, e la sensazione è che, edizione dopo edizione, l’esperienza accumulata nel gestire eventi di questa mole, importanza e partecipazione aumenti, e le cose non potranno che migliorare!

Tornando alla cronaca del giorno, dopo un bel susseguirsi di batterie di qualificazione di tutte le categorie svolte nel corso della mattinata, nel pomeriggio arriva il momento di giocarsi le finali.
Partiamo quindi dalla fine, ovvero dalle finali più attese: quelle Open Men e Women.

Fra gli uomini sorprende tutti per potenza e tecnica dimostrata il bulgaro Andrii Kraitor, seguito dal fortissimo spagnolo Manuel Hoyuela e dal connazionale Sergio Cantoral Quirant. Al quinto posto si è piazzato il nostro Davide Alpino.

Fra le donne invece la lotta per la vittoria è fra le nostre Cecilia Pampinella e Claudia Postiglione, con la prima che prevale. Sul terzo gradino del podio sale la giapponese Rika Okuaki.
Da segnalare il quinto posto dell’inossidabile e agguerritissima Susak Molinero!

Da segnalare anche le spettacolari finali Junior, col fuoriclasse giapponese Tatsuma Nishikawa che si impone davanti al nostro Gian Luca Corriero e al ceco Matyáš Soukup, mentre fra le ragazze è la polacca Hanna Kaminska a tagliare il traguardo per prima, seguita dalla nostra Lisa Venturelli e dalla spagnola Amelia Moral.

Completate le batterie sprint SUP, resta ancora il tempo per disputare tre batterie di qualificazione e una finale nella nuovissima disciplina SUP FOIL, che ha visto ancora una volta come protagonisti e favoriti i talentuosissimi spagnoli Manuel Hoyuela e Sergio Cantoral Quirant, ma quando la finale sembrava ormai essere decisa, con le ultime pagaiate ben assestate è stato il francese Ludovic Taulade a tagliare il traguardo per primo, precedendo gli avversari nell’ordine.


DAY 3

Il terzo giorno di gara è stato dedicato alla Technical Race e, mentre per la sprint il campo di gara era posizionato sul lato destro del lago con partenze date da un pontile galleggiante, per la technical le partenze e gli arrivi sono tornati a essere dalla spiaggia sul lato sinistro del lago.

Partenze e arrivi si sono succeduti tutto il giorno (segnalo che sono state disputate ben 58 batterie), regalando spettacolo, emozioni e anche diversi colpi di scena!

E così nella Open Men a imporsi questa volta è lo spagnolo Sergio Cantoral Quirant, che precede il compatriota Aaron Sanchez e il tedesco Norman Weber. Quarto posto per il nostro preparatissimo Filippo Mercuriali, che precede il nostro talento emergente Nicolò Ricco. Nono posto per Davide Alpino al termine di una finale alquanto complicata.

Nella Open Women è la diciassettenne ungherese Csillag Kocsis a vincere di prepotenza, dopo una partenza in mezzo al gruppo e una rimonta furibonda sulle fuggitive: davvero impressionante! Alle sue spalle si lascia Duna Gordillo e la nostra Claudia Postiglione. Quinta piazza per Cecilia Pampinella, che precede un’agguerrita Susak Molinero. Nono posto per Maria Laura Metta, cui va il merito di essersi qualificata per una finale di livello altissimo!


Una menzione speciale vorrei dedicarla alla finale Junior Men, dove a farla da padrone ci ha pensato il giapponese Tatsuma Nishikawa, che ha passato le qualificazioni nascondendo un po’ le proprie carte, ma in finale è partito con uno sprint furibondo e ha condotto con sicurezza dalla prima all’ultima pagaiata.

Fra gli altri vorrei segnalare la prestazione del nostro Giulio Lazzarini, che ha superato brillantemente e con sicurezza le batterie di qualificazione dimostrando di avere un grande potenziale, ma poi nella finale non è riuscito a performare la consueta partenza, e si è un po’ attardato in mezzo al gruppo. E’ poi riuscito comunque a risalire fino alla terza posizione già alla fine del primo giro, e si è addirittura riportato sotto ai due fuggitivi nel corso del secondo giro fino quasi a giocarsi lo sprint per il secondo posto, ma è caduto a pochi metri dall’arrivo e, oltre al secondo posto, ha perso anche il terzo per mano del ceco Matyáš Soukup. Peccato davvero, ma siamo sicuri che Giulio avrà tutto il tempo per togliersi tante soddisfazioni in questa disciplina!

In campo femminile Junior invece segnaliamo quasi un dominio delle ragazze italiane, che si qualificano alla finale in 6 su 10, con Sveva Sabato che taglia al primo posto seguita dalle spagnole Inés Blin Gómez e Alexia Soto Sánchez, mentre al quarto e quinto posto si piazzano Velia Pisanelli e Lisa Venturelli.
La serata si conclude con le consuete premiazioni e poi via tutti a cenare e riposare in vista dell’ultimo giorno di gara, che vede in programma le Long Distance.


DAY 4

Nel quarto e ultimo giorno di gara, purtroppo, il tempo si guasta e già dalla prima mattina comincia a soffiare un vento freddo e sgarbato che porta a un repentino calo delle temperature e rende parecchio complicato pagaiare restando in equilibrio.

Tuttavia, le partenze si susseguono una dietro l’altra e tutto sembra svolgersi nel migliore dei modi, nonostante le difficoltà e parecchi ritiri che hanno caratterizzato un po’ tutte le categorie.
Ovviamente tutte le batterie sono state belle e combattute, e tutti i risultati di tutte le batterie sono disponibili nel link che trovate in fondo all’articolo, ma per onor di cronaca ricordiamo i risultati nella classe Open, dove negli uomini Nicolò Ricco è riuscito a inserirsi nelle lotte di vertice e ha tagliato il traguardo al terzo posto dietro all’olandese Donato Freens e al francese Ethan Bry, ma soprattutto davanti al fortissimo duo ispanico Manuel Hoyuela, Sergio Cantoral Quirant e al giapponese Kotaro Miyahira. Filippo Mercuriali si piazza in una buona decima posizione.

Fra le ragazze è ancora una volta l’ungherese Csillag Kocsis a impressionare per il ritmo e la forza espressa nella propria azione, andando a vincere per netto distacco davanti alla spagnola Duna Gordillo e alla nostra Cecilia Pampinella.


Va così in archivio un’edizione 2025 della Spring SUP Race che, ribadisco, è stata a dir poco monumentale!
Per quantità di iscritti, per il numero di categorie, discipline e batterie disputate, per la mole di lavoro per il gruppo dei cronometristi e giudici, e per l’impegno profuso da tutti i componenti della squadra Delta SUP, capitanata dal mitico Simone Tugnoli Peron, che con la sua passione e visione è riuscito a consolidare una manifestazione che, ora come ora, è diventata il fiore all’occhiello delle gare SUP del Belpaese!
Complimenti davvero a tutti e arrivederci alla Spring SUP Race dell’anno prossimo!


la classifica completa di tutte le discipline la trovate al seguente link:

https://spring-sup-race.web.app


La Foto Gallery completa la trovate al seguente link:


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