Onde & SUP rescue

Fuerteventura Canarie dicembre 2017

È finita bene la brutta avventura vissuta a Fuerteventura da un surfista romano, Gianluca Onorati di 47 anni, grazie al pronto intervento di Raimondo Gasperini, noto windsurfista romano che un paio di settimane fa si trovava proprio sull’isola delle Canarie per una vacanza-allenamento.

Ecco la testimonianza di Raimondo Gasperini: “Durante una delle più belle session con onde che passavano i due metri, condizioni perfette per fare Surf e Sup Wave, mi trovavo molto largo (circa 500 m dal bagnasciuga) dove ci sono le onde più grandi. E a un certo punto mi sono accorto che ancora più lontano da me c’era una persona in difficoltà senza tavola che alzava il braccio e chiedeva aiuto! Senza pensarci neanche un attimo mi sono diretto subito da lui e appena raggiunto ho realizzato che era già allo stremo delle forze, così l’ho fatto salire sulla mia tavola e mi sono fatto raccontare brevemente cosa era successo. Evidentemente l’uomo, viste le super onde al largo aveva deciso di allontanarsi ancora di più per cavalcare le onde più grosse e potenti… Ma proprio durante una discesa di un’onda delle più grandi, un brutta caduta gli ha strappato il leash dalla caviglia e gli ha portato via la tavola e la pagaia, lasciandolo da solo in balia del mare e delle onde, senza appiglio…

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A quella distanza, con quelle condizioni e con una corrente così forte, nuotare fino a riva era diventato problematico… e in effetti Gianluca si è trovato in grossa difficoltà.

Appena ripreso le forze, l’ho fatto salire sulla mia tavola, anche se con molta difficoltà, perché ho una tavola molto piccola che a mala pena regge il mio peso! Comunque, animato dalla voglia di metterlo in salvo, ho pagaiato con tutta la forza fino alla zona dove erano presenti gli altri surfisti. Arrivato nella zona più affollata, ho chiesto un aiuto al mio amico Alessandro che disponeva di una tavola più grande della mia, così da poter avere una tavola con più volume per riportare fino a riva il ragazzo… con la tavola più grande in breve tempo abbiamo raggiunto la riva dove con grande sorpresa ci vediamo venire in contro un altro mio amico surfista francese che aveva recuperato la tavola del ragazzo!! Questa brutta disavventura è finita nel migliore dei modi tra urla abbracci e felicità dell’uomo, ritornato sano e salvo, e che ha addirittura ritrovato la sua tavola appena comprata pochi giorni prima!

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Parola di Ray: Il mio non è stato un atto eroico, ma un atto dovuto per il rispetto che vige nelle regole del mare. È obbligatorio aiutare chi è in difficoltà. Non è la prima volta che mi accade e nell’arco della mia carriera mi è successo già una decina di volte di aiutare ragazzi in difficoltà ed intervenire in momenti critici, sono attimi in cui non devi pensare, ma devi subito agire. Sicuramente la preparazione come assistente bagnante ed esperienza sul campo mi ha dato la lucidità e l’esperienza per portare a termine e gestire questo tipo di situazioni. Sono stato felice di aver aiutato persone in grave difficoltà. Questo è il vero spirito del surfers: solidarietà, collaborazione e condivisione in ogni tipo di situazione!

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Inoltre forse non tutti quelli che navigano sanno che il soccorso in mare non è una facoltà o una prerogativa solamente delle autorità preposte, ma bensì un obbligo di legge per tutti, alla stregua di quello che succede sulle strade.

Infatti quando si assiste ad un incidente per mare, si deve prestare necessariamente soccorso alle persone ferite. Se questo, per svariati motivi, non fosse possibile è obbligatorio allertare le autorità preposte o contattare direttamente la Capitaneria di Porto–Guardia Costiera utilizzano il canle 16 dei WHF o telefonando al pronto intervento del numero 1530.

Fondamentale nella buona riuscita dell’intervento la tavola da sup di Ray strumento di salvataggio poco usato in Italia, ma molto diffuso all’estero introdotto recentemente tra la strumentazione in dotazione del personale della spiaggia libera, che quest’anno ha toccato il numero record di quasi cento uscite in mare per situazioni d’emergenza.

Il Surf Rescue è una tecnica di salvataggio in mare che integra le procedure base di salvamento con l’utilizzo di tavole da surf o SUP omologate e appositamente studiate per garantire stabilità e sicurezza. Dal 1997 il “Surf Rescue” opera in tutto il mondo per soccorrere persone in difficoltà. Viene utilizzato sulle spiagge delle Hawaii, Malibu, Sydney o di Sylt e l’intero Mar Baltico.”

 

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