Suppista Of The Week: Olivia Piana
Olivia Piana non ha bisogno di presentazioni! Pluricampionessa del mondo di SUP RACE è anche una delle più complete Watergirls europee. È in grado di godersi il mare in tutte le condizioni e la sua passione per gli sport acquatici la porta ad essere una delle suppiste più forti del mondo. In questa intervista ci racconta il suo passato, il suo presente e il suo futuro e ci regala qualche prezioso consiglio per godere a pieno dei regali che il mare ci concede.
Da dove deriva la tua passione per l’oceano? Quale è stato il primo sport acquatico che hai praticato?
La mia passione per l’oceano inizia con il Windsurf, ho iniziato a praticarlo con la mia famiglia a 12 anni e ho capito fin da subito che mi avrebbe cambiato la vita.
Come ti sei avvicinata al SUP e quale è stata la tua prima gara?
Ho scoperto il SUP nel 2008, facendo surf. Era la prima volta che cavalcavo un’onda senza usare un Windsurf. Era davvero divertente e riuscivo facilmente a cavalcare onde morbide e tornare sul picco pagaiando. Poi ho iniziato con il SUP RACE, dopo che il mio caro amico Fred Bonnef me lo ha consigliato. Avendo praticato Windsurf e Triathlon avevo un buon background per questo nuovo sport. La mia prima gara è stata nel Mediterraneo vicino a Marsiglia, la città da cui provengo. Mi sono divertita molto e così ho deciso di allenarmi e partecipare alla Open SUP di Lione che si sarebbe tenuta dopo tre settimane. A Lione ho conosciuto molti amici e ho scoperto quanto fosse divertente gareggiare in una città.
In quell’occasione ho capito anche che il SUP RACE non è solamente uno sport fisico, ma anche un’attività molto tecnica, soprattutto quando si pagaia in acqua mossa. Grazie alle mie capacità di windsurfista ho vinto la gara, visto che in molti cadevano nel fiume di Lione, che non era per niente calmo! Ho utilizzato il montepremi vinto in questa gara per pagarmi il viaggio all’Euro SUP di Amsterdam. Poi ho incontrato il mio primo sponsor che mi ha permesso di iniziare a fare del SUP RACE il mio mestiere.
Molto spesso sei a bordo di tavole da gara gonfiabili, pensi che questo tipo di tavola possa rendere il SUP RACE più accessibile?
SI! Penso che le caratteristiche dell’attrezzatura siano fondamentali per lo sviluppo di un nuovo sport. Basta guardare alle nuove discipline come il Foil o il Wing Foil! Viaggio spesso in giro per il mondo con la mia tavola da gara da 14 piedi e posso assicurarvi che è davvero difficile. Devo ringraziare alcune compagnie aeree che hanno sempre accettato a bordo il mio bagaglio fuori misura lungo 4,20 metri!
Lo scorso inverno ho iniziato a collaborare allo sviluppo delle tavole gonfiabili ITIWIT. E’ una bella sfida e c’è ancora margine per migliorare le performance delle tavole da gara gonfiabili. A causa del virus abbiamo dovuto rimandare lo sviluppo al 2023, ma spero che porteremo a termine il lavoro e potremo vedere come si comportano queste tavole nelle gare Elite. In questo momento sto utilizzando la ITIWIT Race 500 14’x25” che è davvero una buona tavola! Questa stagione parteciperò al mondiale ICF nella categoria Inflatable e gareggerò in gonfiabile contro le tavole rigide in alcune gare amatoriali.
Il SUP RACE è stato il primo sport nella storia a riconoscere la parità di genere nei montepremi. Tu e altre atlete avete fatto un gran bel lavoro con la campagna “Paddle For Equality”. Pensi che lo sport possa essere uno strumento per realizzare piccoli e grandi cambiamenti nella società?
Davvero? Non lo sapevo! Venendo da uno sport sessista come il Windsurf (proprio nei giorni in cui stiamo realizzando l’intervista anche il PWA ha riconosciuto l’uguaglianza di genere nei montepremi, NDR) sono davvero grata di essere riuscita a fare della mia passione per l’oceano il mio lavoro grazie al SUP, alla comunità suppistica, agli sponsor e agli eventi. Durante la mia carriera di atleta ho incontrato donne e uomini fantastici che mi hanno dimostrato che si deve sempre credere nei propri sogni e che i miracoli accadono!
Si! Credo davvero che lo sport sia un ottimo modo per cambiare la mentalità ma soprattutto è l’impegno di ognuno di noi che crea il mondo ideale in cui desideriamo vivere.
Oltre al SUP pratichi molti altri sport acquatici, qual è la tua disciplina preferita per vivere il mare in questo momento?
Dipende dalle previsioni meteo! Amo il SUP RACE, il SUP WAVE, Il SUP FOIL, il WINGFOIL, ho molte alternative per adattare i miei allenamenti. Quando c’è vento forte mi piace fare downwind con il SUP FOIL, è una sensazione incredibile di libertà.
Pensi che il FOIL possa migliorare le tue performance in SUP RACE?
Penso proprio di si! Non so come sono stata in grado di vincere la gara di Sprint ai mondiali ICF. Non mi alleno per le sprint! L’unico modo per cui ce l’ho fatta è stato impegnandomi al massimo nei downwind in SUP FOIL!
Hai qualche consiglio per i giovani che si stanno avvicinando al SUP o ad altri sport acquatici?
Credete sempre nei vostri sogni e trovate il modo di realizzarli. Con la passione, il lavoro, la perseveranza e incontrando buone persone potrete fare tutto ciò che volete. Siate semplici, siate felici e godetevi ogni singolo momento!
Grazie Olivia per questa bella chiacchierata e per le tue perle di saggezza. Ci vediamo presto sulla linea di partenza in giro per il mondo!